Benvenuti al sud?
Ricevo e volentieri pubblico, questa lettera da parte di Alessandro Contessa, produttore del film “Focaccia blues”:
Gentile Direttore,
sono Alessandro Contessa, produttore del film “Focaccia Blues” di Nico Cirasola.
Le scrivo per un’osservazione relativa al film “Benvenuti al Sud”. Non posso che essere felice del successo dell’opera e provare piacere nel vedere le code e nel sentire le risate del pubblico in sala per un film prodotto in Italia.
Mi sento, però, di esporre quella che è, per me, una questione urgente. Forse, è il caso di fare attenzione a una preoccupante forma di globalizzazione cinematografica. Una globalizzazione che non è esportazione di differenze ma un sottolineare le tipicità sacrificandole alla massificazione. Un tema che considero importante, motivo per cui ho creduto nel progetto “Focaccia Blues”, ovvero la vittoria del mondo piccolo e “glocale” che si oppone a un certo tipo di globalizzazione.
Non ho visto “Benvenuti al Sud” come un remake, ma come un vero e proprio format, non molto diverso da quelli televisivi. Dopo la versione italiana di “Bienvenue chez les Ch’tis”, meglio conosciuto in Italia come “Giù al Nord”, corriamo il rischio che da ogni parte d’Europa arrivi il suo “Benvenuti al Sud”, con caratteristiche già sperimentate. Ognuno vorrà cucirsi addosso il film, in relazione all’attore e alle situazioni drammatiche a lui più vicine e già conosciute, sfruttando sceneggiature già collaudate e vincenti.
Credo, invece, che un’operazione di questo tipo dovrebbe fare proprio l’opposto, costringendo lo spettatore a riconoscere le tipicità del Paese descritto, non rivolgendosi quindi a un pubblico che ha creato, ma piuttosto a un pubblico che vuole conoscere.
Non dimentichiamo che la creatività italiana ha dato, dà e può ancora dar vita a tante nuove storie diverse e “prototipo”, garantendo contemporaneamente di salvaguardare l’originalità di film che, provenendo da altri Paesi, permetteranno al pubblico di conoscere situazioni e culture a lui sconosciute.
La ringrazio per l’attenzione,
Alessandro Contessa
produttore del film “Focaccia Blues”